venerdì 8 agosto 2008

Don Ruggero Conti: le accuse sono gravissime

GRAVISSIME LE ACCUSE PER RUGGERO CONTI PRETE ACCUSATO DI PEDOFILIA

A distanza di un mese altre denunce stanno arrivando a La Caramella Buona

«Nel complesso le accuse appaiono gravissime perchè riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali compiuti sui minori». Questo uno dei passaggi contenuti nelle sei pagine di motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Roma che nei giorni scorsi ha confermato l’arresto per Ruggero Conti, ex parroco della chiesa di Selva Candida, alla periferia della Capitale, arrestato il 30 giugno scorso con le accuse di violenza sessuale.

Il collegio presieduto da Antonino Lo Surdo si spinge ad ipotizzare «una condanna altamente probabile» per Conti, detenuto nel carcere di Regina Coeli.



“Ad oggi continuiamo a ricevere presso la nostra sede di Reggio Emilia numerose testimonianze di uomini ancora segnati dalle violenze del Conti avvenute, secondo i racconti, oltre 20 anni fa – spiega il presidente de La Caramella Buona Roberto Mirabile – Una in particolare parla di un presunto abuso compiuto ben 26 anni fa su di un sedicenne, testimonianza già trasmessa ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Non possiamo permettere che questo caso sia posto in secondo piano. Le accuse sono gravissime, diversi testimoni affermano di aver avvertito le Autorità Ecclesiastiche nel corso degli anni. Il silenzio non è tollerabile!”.



Intanto numerose famiglie si esprimono ancora a favore di Ruggero Conti sostenendone con forza l’innocenza. Ci chiediamo, da quanto risulta finora dalle informazioni raccolte dagli Investigatori e dalla Magistratura, quanto possano influire simili testimonianze valutando l’attenzione con cui l’indagato sceglieva, a quanto pare, le sue vittime che, chiaramente e fortunatamente, non potrebbero comunque corrispondere a tutti i figli dei parrocchiani! Se si continuerà a contattare anziani e famiglie scampate alla violenza fermi davanti al portone della chiesa, non si potrà che dubitare dell’obiettività del riscontro. La rabbia, la sofferenza, i tristi racconti non scendono in piazza, non si possono ascoltare con la stessa facilità. Per troppo tempo troppe persone hanno taciuto, alcune sarebbe bene parlassero, altre meglio se continuassero a tacere. Saranno le carte giudiziarie a fare il quadro della situazione, attualmente – dalle parole della motivazione del Tribunale del Riesame - già abbastanza chiara.



“ Ci complimentiamo con il lavoro svolto finora dagli Inquirenti – conclude Mirabile – siamo vicini alle Autorità Ecclesiastiche a cui è rivolta sempre la nostra volontà di dialogo e confronto, ricordando le importanti parole del Papa pronunciate in Australia. Speriamo nell’accertamento della verità.”
www.caramellabuona.org

mercoledì 6 agosto 2008

Don Ruggero Conti: perchè resta in carcere

Confermate le accuse di pedofilia a don Ruggero - Il Riesame: «Impressionante numero di abusi»

IlMessaggero.it - ROMA (6 agosto) - «Nel complesso le accuse appaiono gravissime perchè riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali compiuti sui minori».


Questo uno dei passaggi contenuti nelle sei pagine di motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Roma che nei giorni scorsi ha confermato la misura cautelare in carcere per don Ruggero Conti, il sacerdote, ex parroco della chiesa di Selva Candida, alla periferia della Capitale, arrestato il 30 giugno scorso con le accuse di violenza sessuale. Il collegio presieduto da Antonino Lo Surdo si spinge ad ipotizzare «una condanna altamente probabile» per Conti, detenuto nel carcere di Regina Coeli.

La strategia difensiva. Il collegio difensivo del sacerdote - formato dagli avvocati Riccardo Olivo, Anna D’Alessandro e Giancarlo D’Onofrio - aveva prodotto in udienza al Riesame numerose testimonianze di genitori di ragazzi in favore del sacerdote tra cui quella di una donna delle pulizie secondo la quale Don Ruggero aveva più volte pagato una vacanza al figlio.
L’accusa. Nell’ordinanza del Riesame, invece, si legge che gli abusi sessuali «anche se non compiuti con violenze fisiche e minacce intanto sono stati possibili in quanto le vittime erano in stato di soggezione nei confronti del Conti che ha approfittato senza alcuna remora morale e materiale del suo ruolo e della condizioni dei ragazzi».

Violenza sessuale su bimba di 4 anni: arresto di un 72enne a Faenza

FAENZA - Con l’accusa di violenza sessuale su una bambina di quattro anni, è stato arrestato un uomo ravennate di 72 anni. La piccola si trovava in vacanza assieme alla famiglia in una struttura di Faenza. Gli accertamenti medici hanno escluso che la violenza sia stata completa. L’anziano era già stato condannato in passato per episodi analoghi. E’ stato arrestato dai carabinieri mentre pare stesse per allontanarsi dalla città, evidentemente preoccupato per le conseguenze.

Il fatto risalirebbe al 15 luglio scorso, quando - secondo quanto ricostruito dagli agenti dell’Arma - attorno alle 12.30 l’uomo avrebbe attirato la bambina all’interno della propria roulotte con la promessa di farle vedere i cartoni animati in tv.

All’interno del veicolo è stato il padre della bambina (un carabiniere in servizio nel Fiorentino) a trovare la figlia in compagnia dell’anziano.

RomagnaOggi.it 28.luglio