domenica 15 novembre 2009

Asilo Olga Rovere di Rignano Flaminio: sono cinque rinvii a giudizio

La procura di Tivoli ha chiesto il rinvio a giudizio dei cinque indagati coinvolti nell’inchiesta sui presunti abusi compiuti ai danni di 21 bambini della scuola materna “Olga Rovere” di Rignano Flaminio. A rischiare il processo sono le insegnanti Patrizia Del Meglio, Silvana Magalotti e Marisa Pucci, la bidella Cristina Lunerti e l’autore televisivo Gianfranco Scancarello, marito della Del Meglio.
Gli accertamenti sulla materna “Olga Rovere” sono iniziati nel 2006, con una una mamma che notò “strani” comportamenti nella figlia. L’atto è stato firmato dal pm Marco Mansi e dal procuratore capo di Tivoli, Luigi De Ficchy. La procura aveva chiesto l’archiviazione, accolta dal gip, per un’altra maestra, Assunta Pisani, e per il benzinaio cingalese Kelum Weramuni Da Silva. Le indagini si sono chiuse il 13 gennaio scorso.
Il pm della procura di Tivoli, Marco Mansi, aveva chiesto l’archiviazione anche per la bidella Lunerti, ma in accoglimento della opposizione di alcune parti civili, il gip aveva disposto per quest’ultima l’imputazione coatta. Pesanti i reati contestati dal pm Mansi ai cinque indagati: atti osceni, maltrattamenti verso minori, sottrazione di persona incapace, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata dalla minore eta’ delle vittime, corruzione di minori, atti contrari alla pubblica decenza.
I difensori dei quattro hanno ora 20 giorni di tempo per chiedere l’audizione dei loro assistiti o per depositare note e memorie. L’inchiesta giudiziaria, partita sulla base di alcune denunce dei genitori di bambini, prende in esame fatti cominciati nel 2001, per una bambina, e proseguiti per gli altri 20 alunni tra il 2005 ed il 2006. I cinque indagati furono arrestati il 24 aprile del 2007 con un blitz dei carabinieri. La vicenda destò molto scalpore e l’opinione pubblica si divise in innocentisti e colpevolisti. Il Riesame demolì l’inchiesta con un clamoroso dispositivo il 10 maggio del 2007 che scarcerò gli indagati definendo le accuse deboli e quelle fatte dai bambini sentiti dagli inquirenti influenzati dalle ”forti pressioni” dei genitori.
Poi cominciò nell’estate del 2007 il lungo incidente probatorio nella procura di Tivoli, quando furono sentiti alla presenza di psicologi dal gip Elvira Tamburelli, decine di bambini. Ora l’ultimo atto dell’indagine con l’esame delle accuse da parte del gip e un processo che si profila lungo e contraddittorio.
L’avvocato di un’indagata: “Processo sarà devastante per i bimbi”
“Sarà un processo, se il gup non avrà il coraggio di cambiare idea sulle decisioni dell’ufficio della procura, lungo, faticoso e devastante soprattutto per i bambini”. Così l’avvocato Giosuè Bruno Naso, legale della maestra Silvana Magalotti, commenta la decisione della richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati della vicenda sui presunti abusi sessuali sugli ex alunni della materna Olga Rovere. “Non posso dire che si tratta di una decisione che ci coglie di sorpresa – aggiunge ironicamente l’avvocato Naso – era un epilogo prevedibile di una vicenda per certi versi grottesca”.
Legale delle famiglie: “Decisione attesa”
“E’ una decisione che che non ci coglie di sorpresa dati gli esiti dell’incidente probatorio”. Questo il commento degli avvocati Franco Merlino e Antonio Cardamone, legali di alcune delle famiglie delle vittime dei presunti abusi sessuali, ex alunni della scuola materna di Rignano Flaminio. “Ora spetterà al giudice dell’udienza preliminare – aggiungono i due avvocati – valutare se l’impostazione accusatoria abbia ottenuto idonei riscontri in grado di sostenere le accuse nel probabile giudizio dibattimentale”.

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