mercoledì 20 febbraio 2008

PEDOFILIA - solo gli ultimi casi

Venerdì, 8 Febbraio : 2008
42enne condannato per pedofilia a Bologna
Bologna - E' stato condannato a 2 anni e otto mesi, con il rito abbreviato dal Gup di Bologna Rita Zaccariello, G. L., 42 anni, imprenditore edile di origine potentina, accusato di avere molestato sessualmente alcune adolescenti avvicinate nei pressi di scuole medie. Il Gip ha anche liquidato provvisionali dai 2.000 ai 5.000 euro alle parti civili.


Sabato, 9 Febbraio : 2008
PEDOFILIA, OPERAZIONE TRA ITALIA, TURCHIA E PORTOGALLO
VENEZIA - Una operazione contro la pedofilia online è stata portata a termine tra l'Italia, la Turchia e il Portogallo dal compartimento polizia postale e delle comunicazioni 'Veneto' che ha indagato sedici persone e chiuso un sito internet. L'inchiesta, coordinata dal pm Massimo Michelezzi e supportata dal nuovo Centro nazionale per il contrasto per la pornopedofilia online, è stata sviluppata in una complessa attività di indagine svolta dalla polizia italiana con i colleghi portoghesi e turchi, attraverso il coordinamento del Servizio per la cooperazione internazionale. Il blitz ha visto impegnati, in Italia, centinaia di poliziotti tra Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Piemonte. Tra il copioso materiale sequestrato tra video e foto anche un filmato di 10 minuti in cui le vittime sono bambini di due anni sottoposti a violenze sessuali definite raccapriccianti dagli investigatori. Fra gli indagati persone già coinvolte in indagini di pedo-pornografia, e professionisti tra cui un medico chirurgo e un ufficiale della Guardia Costiera.

Lunedì, 11 Febbraio : 2008
Savona: pedofilia on line, un architetto savonese nei guai
L'indagine è partita da una segnalazione della polizia portoghese che, sotto copertura, era riuscita a recepire un video, `camuffato´ tra le canzoni dei `Queen´ e che i pedofili si scambiavano, nel quale c'erano filmati vari di violenze sessuali su bambini. La polizia portoghese, che stava investigando su programmi di scambio e condivisione file tipo `peer to peer´ - i quali offrono la possibilità di entrare in comunicazione in tempo reale e scambiare file con utenti di tutto il mondo - ha raccolto elementi che hanno portato poi la Polizia postale italiana ad identificare gli italiani che avevano scaricato il video tramite il file sharing, tra cui appunto un medico chirurgo di Pordenone, un ufficiale della Guardia costiera, un architetto di Savona (già arrestato nel 2007 sempre per pedofilia) e un commerciante torinese.

Martedì, 19 Febbraio
PALERMO, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO IN ABUSI SU BAMBINO
Palermo, 18 feb. - (Adnkronos) - Avrebbe agevolato la violenza sessuale di gruppo ai danni di un bambino di poco piu' di sei anni, figlio della propria convivente. Con questa accusa un pensionato di 61 anni e' stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Palermo, coordinati dal pm Adriana Blasco, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip Roberto Conti. La nuove storia di abusi ha inizio in un'estate di qualche anno fa in un paese in provincia di Palermo. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l'uomo approfittando dell'assenza della compagna aveva chiamato in casa il piccolo e lo aveva invitato in camera da letto, dove ad attenderlo c'erano due uomini. I due a turno hanno abusato del bambino, filmando le scene della violenza. A raccontare gli abusi a cui lo avevano sottoposto i due 'orchi' e' stata proprio la piccola vittima. Allontanato da casa e trasferito in una casa famiglia il bimbo ha confessato agli assistenti sociali le violenze a cui era stato sottoposto. Cosi' per il 61enne e' scattato l'arresto.

Domenica, 17 Febbraio : 2008
ORRORE IN SICILIA
Scarcerato dopo gli abusi: violenta una bimba
Un pizzaiolo siciliano torna dietro le sbarre: aveva solo l'obbligo di firma malgrado altri stupri.
La piccola ha raccontato tutto alla mamma. I medici: "Ferite bestiali"
AGRIGENTO, 17 febbraio 2008 - UNA VIOLENZA bestiale. Così hanno definito i sanitari gli abusi su una bambina di 4 anni. Eppure il presunto autore, in cella, con l’accusa di avere stuprato in precedenza tre sorelline, è rimasto meno di un anno. La scadenza dei termini di custodia cautelare l’ha fatto tornare libero, con l’unico vincolo della firma quotidiana alla caserma dei carabinieri, nonostante per la violenza fosse stato poi condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere.
Così giovedì scorso V.I., 45 anni, pizzaiolo agrigentino, si è presentato dai militari per adempiere all’obbligo. Con sè ha portato una bimba di 4 anni, sua lontana parente. Poi l’ha fatta salire in auto e l’ha portata in luogo isolato: lì lo stupro bestiale. E’ stata la piccola, disperata e sotto choc, a raccontare alla madre quanto era accaduto.
I MEDICI dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove la vittima è ancora ricoverata, non hanno avuto dubbi: la bambina porta evidenti i segni di una violenza che ha lasciato attoniti gli stessi sanitari. E ieri V.I. è tornato in carcere. I carabinieri l’hanno atteso l’altra notte fuori dalla pizzeria in cui lavorava. All’arrivo in caserma, momenti di forte tensione: è stato necessario l’intervento del comandante provinciale dell’Arma per riportare la calma tra i militari che inveivano contro il pizzaiolo, ora rinchiuso nel carcere di Petrusa. Lo stesso penitenziario dove era stato portato quattro anni fa, con un’accusa identica.
Le vittime, quella volte, erano tre sorelline di Aragona: una bimba di 11 anni e due gemelle di 8. Il pizzaiolo, amico dei genitori, frequentava la loro casa. I familiari si fidavano di lui, tanto da affidargli le piccole.
MA UN GIORNO le aveva portate in un casolare abbandonato e le aveva stuprate. I genitori si erano accorti che qualcosa non andava perché la più grande aveva cominciato a fare strane allusioni. Poi, dopo l’intervento degli psicologi, erano scattate le indagini. Il bruto era stato arrestato: ma dopo meno di un anno, il 23 marzo 2005, era tornato in libertà per scadenza dei termini. La sentenza di condanna — sei anni e quattro mesi — l’aveva attesa da libero. Ad Agrigento, dove si era trasferito, nessuno avrebbe conosciuto il suo passato.
«ERA STATO bravo a non far sapere del brutto episodio di cui era stato protagonista», dicono i carabinieri. E ignara della condanna per violenza era anche la mamma dell’ultima vittima. La donna, una ragazza madre di 28 anni, disoccupata, lontana parente del pizzaiolo, più volta gli avrebbe affidato la figlia. Lui la portava fuori a mangiare il gelato, poi la riaccompagnava. Fino a giovedì quando, tornata a casa, la bimba è corsa tra le braccia della mamma in lacrime.
«LO ZIO mi ha fatto fare cavalluccio», ha raccontato, lamentando dolori. I carabinieri non l’hanno ancora interrogata. Di lei si occupano gli psicologi dell’ospedale che cercheranno di restituirle un po’ di serenità. «Quello che è accaduto ad Agrigento, con un pedofilo libero dopo appena un anno, è vergognoso», commenta la senatrice Maria Burani Procaccini, responsabile famiglie e minori di Forza Italia. E invoca l’introduzione della castrazione chimica.
LA VIOLENZA di Agrigento è solo l’ultima di una squallida realtà: sono infatti oltre cinquemila le segnalazioni e centinaia i casi accertati ogni anno sui bambini.

www.piacenzanight.com - 19.02.08
Il responsabile di una casa famiglia arrestato per violenza sessuale
A denunciarlo uno dei ragazzi in affidamento
A Castiglione D'Adda da alcuni anni una coppia aveva aperto le porte di casa a bambini dati in affidamento. Ma dietro a tanto buon cuore si nascondevano intenzioni tutt'altro che nobili. Il responsabile di quella che era da tutti considerata una "casa famiglia" è finito oggi in manette con l'accusa di violenza sessuale.
A denunciarlo uno dei sui figli, appena divenuto maggiorenne. Il ragazzo ora vive da solo, mentre per gli altri - dopo l'arresto - la Protezione Civile ha creato una sorta di casa d'emergenza nella ex scuola materna del paese. La Croce Rossa di Codogno ha provveduto a far arrivare lì brande e coperte.


Mercoledì, 20 Febbraio : 2008
PEDOFILIA: VIOLENZA SESSUALE SU BAMBINA, ARRESTATI GENITORI E PADRINO A PALERMO
Palermo, 20 feb. - (Adnkronos) - Per oltre sei mesi avrebbe subito in silenzio le violenze sessuali del padrino di battesimo, poi la piccola vittima, di appena dodici anni, ha raccontato tutto ed e' scattato l'arresto dell'uomo e dei genitori che avrebbero acconsentito alle violenze sessuali. E' il terribile scenario dell'ennesimo vicenda di pedofilia che, questa volta, e' accaduta a Palermo. I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato i genitori naturali ed il padrino di battesimo. Le indagini, che sono state dirette dal pm di Palermo Adriana Blasco, mentre le misure cautelari sono state ordinate dal gip Roberto Conti, hanno portato alla luce situazioni drammatiche di degrado familiare ed ambientali e il timore di eventuali ritorsioni nei confronti della minore. Le tre ordinanze, sono state eseguite dai Carabinieri della Stazione Palermo Brancaccio che si sono avvalsi della collaborazione di Assistente dell'Unita' Organizzativa Emergenze Sociali del Comune di Palermo. Le violenze accertate dagli investigatori, si sono protratte per circa sei mesi fino a quando la giovane minore, seppure tra mille ritrosie, ha raccontato il terribile choc subito.

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