mercoledì 3 febbraio 2010

Liam Gabriele McCarty: sentenze scellerate!

Troppo amore fa male, lo dicono i giudici

di Roberta Lerici

"...RITIENE IL COLLEGIO CHE L'ECCESSIVA ED ESCLUSIVA VICINANZA TRA IL MINORE E MADRE AUMENTEREBBE IL RISCHIO DI UNA DERIVA SIMBIOTICA CON ESCLUSIONE DELLA FIGURA PATERNA (CHE DA TEMPO E' STATA INIBITA ANCHE NELLE FORME PIU' PROTETTE)

TALE RISCHIO E' ELEVATO PER CUI OCCORRE EVITARE L'INSORGENZA DI GRAVI PATOLOGIE IN UN'ETA' COSI' IMPORTANTE PER LA STRUTTURAZIONE FUTURA DI UN EQUILIBRIO PSICHICO DUREVOLE NEL MINORE...."

Ecco uno stralcio della sentenza che ha collocato Liam Gabriele McCarty dallo zio materno portando di fatto a separare la mamma e il bambino che non si vedono nè si sentono da una settimana, ovvero dal giorno dell'arresto della madre.Stupisce il fatto che degli abusi sessuali urlati, gridati, ribaditi in tutte le occasioni possibili dal bambino,come causa del suo rifiuto nei confronti del padre, in questa sentenza non ci sia traccia."L'esclusione della figura paterna" pare sia colpa del buon rapporto con la madre. Cioè, secondo i giudici, il bambino avendo un rapporto troppo stretto con la madre, rifiuterebbe il padre.Ma il bambino il motivo del rifiuto lo ha indicato chiaramente, come mai non lo si menziona nella sentenza? Perchè, se è vero che una assoluzione del padre c'è, è anche vero che ci sono i racconti di un bambino che, innanzitutto, dovrebbe essere rispettato come persona.

".....RITENUTO CHE IL MINORE DEVE SEGUIRE PERCORSO TERAPEUTICO E DI SOSTEGNO NELLA SITUAZIONE ATTUALE VOLTO AL RECUPERO GRADUALE DELLA FIGURA PATERNA..."

Il recupero della figura paterna era già stato tentato nella casa famiglia dove il bambino ha vissuto per cinque mesi.E' stato chiuso in una stanza e tenuto fermo, mentre urlava e piangeva (fonte stampa, "chi l'ha visto").Ha rifiutato i suoi regali, e si è opposto con tale forza, che alla fine gli incontri sono stati sospesi .In quella casa famiglia del Municipio XIX, il bambino ha tentato due volte il suicidio. Dice il professor Cancrini che lo in cura da due anni:"«Il bimbo ha un legame positivo, sano, forte, intenso con la mamma, unico riferimento sicuro della sua vita. Toglierlo a lei è come strappare un albero dalla sua terra: muore», «E’ lucido, credibile, intelligentissimo. E’ certo di aver subito abusi. A prescindere dal merito processuale della vicenda, costringerlo a vedere il padre è una violenza».(fonte)

"LA MADRE DEVE SEGUIRE COME IL PADRE UN PERCORSO DI TERAPIA PSICOLOGICA ... RECUPERO DELLA FIGURA PATERNA: RIPRESA RAPPORTI COL PADRE GRADULMENTE CON INCONTRI PROTETTI NEL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PSICOLOGICHE DEL MINORE. IL SERVIZIO SOCIALE DEVE RIFERIRE SUGLI INCONTRI PROTETTI CON LA MADRE RIFERENDO AL TRIBUNALE DEI MINORI, CIRCA L'EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE...-

Il padre e la madre vengono posti sullo stesso piano, ed entrambi dovranno incontrare il figlio in forma "protetta". Degli incontri della madre e del figlio, però, i servizi sociali dovranno fornire una relazione al tribunale. Per gli incontri con il padre, no.Per i giudici, i due genitori sono identici, anche se il bambino è nato dopo che i genitori erano già separati e non ha mai vissuto con il padre, che per lui "non ha mai pagato neppure gli alimenti"( dichiarazioni legali Manuela Antonelli) .

Gli abusi non esistono neanche se il bambino li ha raccontati e descritti a tutti gli esperti e i giudici con cui ha avuto a che fare. Non esistono neppure se segue da due anni una terapia psicologica per superare il trauma subito e diagnosticato dal professor Cancrini, un neuropsichiatra esperto, dalla professionalità riconosciuta a livello internazionale.Dice la madre:«Quando autorizzano gli incontri con pernottamento dal padre, Leone torna pieno di lividi, sembra impazzito, manipola le sue parti intime, fa pipì a letto, piange, non dorme, non vuol vedere il padre. Infine racconta di strane foto, strani video, strani giochi»

"... IL FATTO CHE I RAPPORTI TRA MADRE E FRATELLO SI SIANO INTERROTTI NEGLI ULTIMI 2 ANNI NON PRECLUDE LA POSSIBILE DI RIPRESA DI UNA RELAZIONE CHE POTRA' SENZ'ALTRO MODULARE LA GRAVE CONFLITTUALITA' ESISTENTE FRA I GENITORI PERMETTENDO AL BAMBINO DI POTERSI ESPRIMERE LIBERAMENTE NEI SUOI AFFETTI E DESIDERI...."

Riguardo alla scelta della collocazione del bambino, stupisce il mancato approfondimento per valutare l'idoneità ad accudirlo della persona prescelta.La stessa madre dei due fratelli Antonelli, ha dichiarato che suo figlio non è adatto a prendersi cura di Liam Gabriele e ha lanciato un disperato appello in Tv chiedendo di non separare Manuela e il bambino. Fonti vicine a Manuela Antonelli, riferiscono, infatti, che il motivo della rottura fra i due fratelli, avvenne un giorno in cui, al rientro dagli Stati uniti nel 2006, il piccolo chiese di uscire insieme allo zio. Ma il fratello della Antonelli rifiutò, perchè si vergognava di lui.Aveva appreso degli abusi, e si vergognava di uscire con il bambino.

In quella occasione il fratello picchiò la sorella davanti al bambino, facendola sanguinare e riempiendola di lividi (agli atti).Quella è l'ultima immagine che il bambino ha avuto dello zio, finchè il Tribunale dei Minori, non ha deciso di collocarlo a casa sua, dove vive con una compagna che ha visto un paio di volte.

LE PAROLE DEL BAMBINO (FONTE)

« Mamma, non lasciare che mi prendano, non voglio tornare in casa famiglia, non voglio vedere mio padre, io gliel’ho urlato pure l’altro giorno a quei signori con la toga, gli ho raccontato le cose brutte che mi ha fatto, perché non mi ascoltano, perché non mi credono? Voglio una vita normale, ed essere lasciato in pace con mia mamma, e che mio padre mi lasci stare. Aiutami»

LE DICHIARAZIONI DEL PADRE IL 31 GENNAIO, RAI UNO TV7 ORE 23,30

".....Mio figlio ha sempre negato di aver subito abusi, e quando mi ha incontrato nello studio dello psicologo mi è corso incontro e mi ha abbracciato. Lui è stato danneggiato da un sistema che ha permesso che tutto questo avvenisse.Lei (ndr:la sua ex moglie) ha dei problemi. Il nostro (ndr:quello fra lui e suo figlio) era un rapporto perfetto, basta vedere i video ..... Vorrei chiedere agli italiani come reagirebbero se il loro figlio fosse rapito e messo in orfanotrofio. Io cerco di proteggere mio figlio da un futuro di problemi, non voglio toglierlo alla madre, voglio solo evitargli l'orfanotrofio----"

I GIUDICI DELLA SENTENZA CITATA:

ANGELA RIVELLESE PRES.RELATORE, dott. CLAUDIO COTTATELLUCCI, dott.ssa MARIA C.A. LEO, dott.BRUNO CALABRESE

RITIENE IL COLLEGIO CHE L'ECCESSIVA ED ESCLUSIVA VICINANZA TRA IL MINORE E MADRE AUMENTEREBBE IL RISCHIO DI UNA DERIVA SIMBIOTICA CON ESCLUSIONE DELLA FIGURA PATERNA (CHE DA TEMPO E' STATA INIBITA ANCHE NELLE FORME PIU' PROTETTE).


TALE RISCHIO E' ELEVATO PER CUI OCCORRE EVITARE L'INSORGENZA DI GRAVI PATOLOGIE IN UN'ETA' COSI' IMPORTANTE PER LA STRUTTURAZIONE FUTURA DI UN EQUILIBRIO PSICHICO DUREVOLE NEL MINORE.

LA MADRE DEVE SEGUIRE COME IL PADRE UN PERCORSO DI TERAPIA PSICOLOGICA

RITENUTO CHE IL MINORE DEVE SEGUIRE PERCORSO TERAPEUTICO E DI SOSTEGNO NELLA SITUAZIONE ATTUALE VOLTO AL RECUPERO GRADUALE DELLA FIGURA PATERNA.

VA INCARICATO IL SERVIZIO SOCIALE AFFIDATARIO DEL MUNICIPIO 19 IN STRETTA COLLABORAZIONE CON IL SERVIZIO MATERNO INFANTILE DELLA ASL COMPETENTE.

RIMANE POTESTA' OSPESA AD ENTRAMBI. LA POTESTA' NON PUO' ANDARE AL PADRE PERCHE' VIVE LONTANO.
LA FIGURA DEL TUTORE APPARE LA PIU TUTELANTE DEL MINORE ( AVV. MARCO GRAZIOLI) .

AFFIDAMENTO DEL BAMBINO ALLO ZIO:

IL FATTO CHE I RAPPORTI TRA MADRE E FRATELLO SI SIANO INTERROTTI NEGLI ULTIMI 2 ANNI NON PRECLUDE LA POSSIBILE DI RIPRESA DI UNA RELAZIONE CHE POTRA' SENZ'ALTRO MODULARE LA GRAVE CONFLITTUALITA'. ESISTENTYE FRA I GENITORI PERMETTENDO AL BAMBINO DI POTERSI ESPRIMERE LIBERAMENTE NEI SUOI AFFETTI E DESIDERI.

RECUPERO DELLA FIGURA PATERNA: RIPRESA RAPPORTI COL PADRE GRADULMENTE CON INCONTRI PROTETTI NEL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PSICOLOGICHE DEL MINORE. IL SERVIZIO SOCIALE DEVE RIFERIRE SUGLI INCONTRI PROTETTI CON LA MADRE RIFERENDO AL TRIBUNALE DEI MINORI, CIRCA L'EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE-

WWW.BAMBINICORAGGIOSI.COM 3 FEBBRAIO 2010

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