martedì 22 dicembre 2009

Liam Gabriele McCarty - "Nuoce al bambino la diffusione della foto"

(DIRE) Roma, 19 dic. - Il pm Eleonora Fini, che ha disposto la diffusione della foto del piccolo Liam Gabriele McCarty, portato via dalla madre dalla casa famiglia dove era in custodia a Roma, "sta facendo una drammatizzazione inutile della situazione, che fa male al bambino, lo mette a rischio e non ne rispetta i diritti". È quanto afferma Andrea Coffari, avvocato della madre di Liam (che al momento si e' resa irreperibile) e presidente nazionale del Movimento per l'Infanzia. "Il 18 novembre- riassume l'avvocato- il Tribunale dei minori aveva preso una decisione scellerata: mandare il bambino in casa famiglia senza consentire alla madre di vederlo. Una decisione talmente sbagliata che subito dopo e' cambiato il collegio giudicante. Al nuovo collegio abbiamo chiesto di rivedere l'ordinanza, che e' provvisiora.

I giudici hanno dato tempo fino al 4 gennaio per presentare le memorie, poi ci sara' la decisione finale. La mamma si e' resa disponibile ad andare in casa famiglia con il bambino, siamo prossimi alla soluzione- continua accorato l'avvocato- diffondere la foto di Liam significa solo drammatizzare una situazione gia' delicata, mettere a rischio il bimbo e la mamma". La donna, comunque, nel frattempo si e' resa irreperibile, portando con se' il bambino: di fatto sta violando l'ordinanza dei giudici, e' nell'illegalita'. "Ma lo ha fatto per paura- assicura l'avvocato- capita in molti casi che, in attesa della decisione finale del Tribunale, un genitore faccia resistenza e si renda irreperibile". "La mia assistita- prosegue l'avvocato Coffari- aggiunge per stato di necessita', in base all'articolo 54 del codice penale. Lo stato di necessita' e' un'esimente". L'avvocato dice, poi:"Avevo scongiurato il pm di non diffondere la foto, non era mai capitato in Italia un caso del genere, stanno trattando il bambino come carne da macello, si mette in grave difficolta' la mamma e in pericolo il bimbo". Coffari non lo dice chiaramente ma la paura e' che scatti la caccia alla strega, che parta la gara alla segnalazione del bimbo. "Puo' succedere di tutto- chiude il legale- comunque resta la mia fiducia nei confronti del Tribunale dei minori che si esprimera' a gennaio". (21 DICEMBRE 2009 Ami/ Dire)

1 commento:

Carla M. ha detto...

E' una vergogna!!
Prima la costringono a fuggire e poi le danno la caccia come non si fa neanche per gli assassini, in puro stile americano direi.
Questa storia è un esempio esasperato di quanto avviene ogni giorno sotto il naso di tutti, ma senza che nessuno ne sappia nulla.
Storie di bambini abusati e di madri incriminate o ritenute malate, solo perchè trovano il coraggio di denunciare. Penso che queste "punizioni" inflitte a madri e figli siano solo un monito per scoraggiare altre madri a denunciare i padri che abusano dei figli. Del resto gli assistenti sociali te lo dicono chiaramente: "Signora, se insiste saremo costretti a toglierle suo figlio"; già, è prorpio quello che ti dicono. Alchè una madre pensa di essere incappata in qualche pazzo e denuncia anche i servizi... e loro finalmente ottengono ciò che vogliono, ovvero toglierti il figlio, perchè in realtà non sei incappata in un pazzo, ma in uno dei tantissimi assistenti sociali "istruiti" a fare questo in base alle teorie pedofile che stanno ormai dilagando in ASL e Tribunali.
Vi rendete conto che la Sig.ra Antonelli è stata accusata di instabilità mentale da gente che ritiene la pedofilia una cosa di poco conto? Ti dicono che è nell'interesse del bambino continuare a frequentare il padre perchè la separazione è peggio dell'abuso! Però ci mettono quattro secondi a separare il medesimo bambino dalla madre che non gli ha mai fatto del male. Praticamente per garantire al bambino il suo "diritto" a vedere il padre, lo separano dalla madre... ne deduco che quindi, secondo il nostro sistema giuridico, ai bambini non viene riconosciuto come diritto quello di stare con la madre. Ma siamo in Italia o dove? E ci sono voluti secoli di evoluzione per arrivare a questo? Forse la "legge" si sta spingendo un pochino oltre i limiti tollerabili e soprattutto lo fa con tale leggerezza da far paura: mi chiedo dove vogliano arrivare...