lunedì 30 giugno 2008

Roma, abusi all'oratorio: prete arrestato per pedofilia

ROMA. Un prete di 55 anni, R.C., è stato arrestato con l'accusa di aver violentato almeno sette bambini negli ultimi dieci anni, tra il '98 e il marzo scorso.

A dare il via all'indagine è stata la denuncia di un altro prete. Le violenze sarebbero avvenute anche nel corso dei campi estivi che il sacerdote, responsabile dell'oratorio, organizzava in località di montagna. Il prete, secondo gli atti d'accusa, attirava i ragazzi nella sua dimora dietro la promessa di soldi, cd, dvd, capi d'abbigliamento. Già in precedenza, il sacercote sembra sia stato sospeso per un un mese dal suo incarico dopo che alcune voci avevano svelato le sue tendenze pedofile. Per questi motivi, il gip Andrea Vardaro, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Scavo, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il sacerdote della parrocchia 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida, a Roma.

Fonte: PUPIA

Amandola: il processo per pedofilia sulle tre sorelline rinviato a settembre

VIOLENZA SUI MINORI
Abusi sulle tre sorelline di Amandola:
a processo un pensionato di 69 anni
Il processo si è aperto al tribunale di Ascoli ma è subito stato rinviato a settembre. Oltre ad Aliano, ai domiciliari, sono stati arrestati lo zio paterno delle minori, già condannato a otto anni di carcere, sette indiani e due italiani
Ascoli, 30 giugno 2008 - Il processo a carico di Aliano Re si è aperto oggi davanti al tribunale di Ascoli ma è subito stato rinviato a settembre. L'uomo, 69enne di Amandola, è accusato di aver abusato delle tre sorelline di Amandola.

Oltre ad Aliano, attualmente agli arresti domiciliari, sono stati arrestati lo zio paterno delle minori, già condannato a otto anni e quattro mesi di carcere, sette indiani e due italiani residenti fra Amandola e Comunanza.

Arrestato anche lui per violenza sessuale su minori nell'ambito di un'inchiesta su un giro di pedofilia, l'uomo è accusato di aver tentato di palpeggiare la bimba più piccola, che ora ha 11 anni, mentre con le sorelle maggiori sarebbe andato oltre: carezze reciproche in cambio di qualche regalino o piccole somme di denaro. La procura sta ancora svolgendo accertamenti sul ruolo della madre delle tre vittime, anche se nei mesi scorsi il pm Umberto Monti aveva smentito che la donna gestisse una sorta di 'mercato delle figlie'.

domenica 29 giugno 2008

Pedofilia: la minorenne deporrà in Tribunale contro suo padre!

"Violentata da mio padre", deporrà in aula sedicenne
di Giuseppe Recca
Comparirà in aula la sedicenne di Sciacca che accusa il padre di violenza sessuale. Lo ha disposto ieri il tribunale accogliendo la richiesta avanzata dal difensore del cinquantaduenne accusato di avere abusato nei confronti della figlia.

Il cosiddetto "mezzo istruttorio” richiesto dalla difesa e collegato alla richiesta di rito abbreviato, è stato accolto dopo che in fase di indagini preliminari, il tribunale aveva negato l'incidente probatorio. La ragazza arriverà in aula il prossimo 21 luglio e sarà adeguatamente protetta, distante dall'aula udienza e in compagnia di un assistente sociale.

Trattandosi di minore, è previsto che le domande siano fatte esclusivamente dal giudice, al quale spetta anche il compito di valutare le domande poste dai legali.

Il padre, pescatore, dal febbraio dello scorso anno è sottoposto al provvedimento cautelare che gli vieta di venire in Sicilia.

I fatti si riferiscono al periodo natalizio dello scorso mese di dicembre, quando una ragazzina accompagnata da alcuni amici si presentò al commissariato di polizia per denunciare, tra le lacrime, gli abusi ai quali il padre la costringeva da anni.

Pedopornografia: condanna pesante per un 41enne dal Tribunale di Latina

Fonte: iltempo.ilsole24ore.com/latina
CISTERNA Una condanna pesante, soprattutto per quanto riguarda le pene accessorie, quella inflitta ieri dal Tribunale di Latina a un 41enne di Cisterna, Gianluca N., accusato di pedopornografia attraverso la rete internet. L'imputato è stato infatti condannato dal giudice Costantino Di Robbio a un anno e mezzo di reclusione, pena sospesa, e all'interdizione perpetua da qualsiasi incarico all'interno delle scuole o di altri istituti frequentati da bambini.

In pratica, per il cisternese, se la sentenza dovesse essere confermata negli eventuali altri gradi di giudizio e diventare così definitiva, ogni attività in luoghi destinati ai più piccoli sarebbe negata.
Il 41enne, sei anni fa, incappò in una delle tante indagini svolte dalla polizia postale a livello nazionale, per combattere lo scambio di immagini pornografiche riguardanti minori attraverso il web. Gli investigatori concentrarono la loro attenzione su una serie di file «proibiti», condivisi da una serie di utenti e da questi scaricati. Scattato il blitz, a Gianluca N. vennero sequestrati il computer e vari supporti informatici e gli inquirenti si convinsero che avesse condiviso, scambiato e scaricato numerose foto pedopornografiche.
Il sostituto procuratore Gregorio Capasso aprì un'inchiesta, il materiale informatico venne «vivisezionato» e seguì un'istruttoria dove gli esperti della Polposta hanno ricostruito le indagini e il modo in cui avverrebbero su internet gli scambi del materiale sotto accusa.
Ieri il pubblico ministero Alessio Sterzi ha chiesto per il 41enne una condanna a un anno e mezzo di reclusione e il giudice Di Robbio ha accolto in pieno la richiesta, aggiungendo una pesante pena accessoria: lontano dai luoghi destinati ai bambini.
Probabile il ricorso in Appello.

Pedopornografia: perquisizioni ed un arresto a Osimo

(AGI) - Osimo (Ancona), 25 giu. - Tre cittadini libici di 50, 43 e 40 anni, residenti ad Osimo, sono stati perquisiti questa mattina dai carabinieri della compagnia di Osimo ed uno e' stato arrestato perche' trovato in possesso di materiale pedopornografico.
I tre erano nel mirino dei carabinieri da un po' di tempo, da quando i militari erano stati informati che nel centro storico c'era uno strano commercio di telefonini ed altro materiale high tech. Le indagini e gli accertamenti hanno poi fatto scoprire ai militari un giro di ricettazione di cellulari. Nell'abitazione di uno dei tre, i carabinieri hanno trovato un pc connesso ad internet con il quale veniva diffuso materiale pedopornografico.
I militari hanno sequestrato il materiale informatico tra cui 292 dvd contenenti filmati e foto pornografiche e pedopornografiche oltre ad un hard disk portatile da 465 gigabyte. L'uomo e' stato arrestato per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico ed e' stato rinchiuso nel carcere anconetano.(AGI)

Rignano Flaminio, finite le perizie: altri due bimbi idonei a testimoniare

Fonte RaiNews24
Rignano Flaminio, finite le perizie: altri due bimbi idonei a testimoniare
Rignano Flaminio: Altri due ex alunni della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio sono stati giudicati idonei a testimoniare nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dalla magistratura di Tivoli sulla vicenda dei presunti abusi sessuali ai danni di minori. Lo ha deciso il collegio di neuropsichiatri infantili coordinato da Angela Gigante.

Altri due bambini sono stati giudicati inidonei. Si è così conclusa l'indagine psicologica sui 21 minorenni dei quali il pm Marco Mansi ha chiesto la testimonianza al gip Elvira Tamburelli. Il 10 luglio prossimo si terrà un'udienza a Tivoli per la discussione delle risultanze peritali sugli ultimi quattro bambini esaminati. I due risultati idonei saranno ascoltati il 22 luglio. Altri due minorenni, gia' ritenuti idonei a testimoniare, saranno invece ascoltati il 1 luglio.

Finora sono 11 i bambini sentiti sotto forma di incidente probatorio, l'istituto del codice che consente ad un atto istruttorio di assumere il valore di prova in un eventuale processo. Sei sono stati ritenuti inidonei per vari motivi. All'appello mancano, quindi, i quattro che saranno ascoltati nelle udienze del 1 e del 22 luglio. Sette gli indagati nell'inchiesta della magistratura tiburtina: le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Assunta Pisani, l'autore tv Gianfranco Scancarello, la bidella Cristina Lunerti ed il benzinaio cingalese Khelum Da Silva.

mercoledì 25 giugno 2008

Rignano Flaminio: Ci portarono a casa della maestra Patrizia e ci fecero delle foto

Rignano, interrogato bimbo di sei anni: "A casa della maestra ci facevano le foto"
ROMA (24 giugno) - Ha parlato di foto scattate a casa della maestra Patrizia e di giochi che venivano organizzati nella sua abitazione il bimbo di sei anni ascoltato oggi nel tribunale di Tivoli, tramite incidente probatorio, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi sessuali ai danni dei minori della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. «Ci portarono a casa della maestra Patrizia e ci fecero delle foto», ha detto il bimbo rispondendo alle domande del gip Elvira Tamburelli, in presenza della psicologa Marilena Mazzolini. Il piccolo ha affermato di essere stato condotto a casa della maestra Patrizia Del Meglio con la sua macchina nera insieme con altri bambini, ha descritto i giochi che sarebbero stati fatti in quell’abitazione, ha parlato di foto scattate, sempre a casa della maestra, e ha definito quell’occasione come una “brutta esperienza”: «C’erano tanti pupazzi - ha aggiunto - c’era un uomo con il viso coperto e con il quale giocavamo ad acchiapparella e altro. C’era anche la maestra Marisa». Il bambino avrebbe inoltre descritto con dovizia di particolari la casa, parlando di una piscinetta gonfiabile che si sarebbe trovava nel giardino.
Gli avvocati: indagine ancora aperta. «Con buona pace di tutti coloro che pensavano che l’indagine fosse finita - hanno detto gli avvocati di parte civile Franco Merlino e Antonio Cardamone - oggi si registra un ulteriore sviluppo dell’impostazione accusatoria, che vede confermato il coinvolgimento di alcuni indagati». Nel pomeriggio l’audizione di un altro bambino.
Nella vicenda giudiziaria sui presunti abusi a Rignano sono indagate sette persone: le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Assunta Pisani, l’autore tv Gianfranco Scancarello, la bidella Cristina Lunerti ed il benzinaio cingalese Da Silva.


Fonte Il messaggero

venerdì 20 giugno 2008

Processo a Don Gelmini: udienza rinviata


Processo a Don Gelmini: le intercettazioni sul banco degli accusati
I difensori dei collaboratori di Don Pierino, accusati di intralcio alla giustizia, hanno contestato le modalità delle intercettazioni; il Gup ha disposto gli accertamenti richiesti; l'udienza è stata rinviata al 15 luglio



La “storia” delle intercettazioni telefoniche irrompe anche nel processo, che è ripreso oggi davanti al Gup di Terni, con l'udienza preliminare nei confronti di don Pierino Gelmini, accusato di abusi sessuali nei confronti di dieci ormai ex tossici della Comunità Incontro.
Alcuni dei difensori hanno chiesto al giudice che vengano disposte delle deposizioni per chiarire le modalità di realizzazione delle intercettazioni telefoniche alla base delle accuse, in particolare nei confronti dei collaboratori di don Gelmini che, con la madre di uno degli accusatori, devono rispondere di avere intralciato le indagini.
Nessuno degli imputati è presente in aula. Presente invece Michele Iacobbe, uno dei giovani che - secondo l'accusa - sarebbe stato molestato dal sacerdote.

Ultim'ora:
È stata accolta dal gup di Terni la richiesta delle difese di don Pierino Gelmini e degli altri tre imputati di sentire alcuni testimoni sulle modalità di registrazione delle intercettazioni telefoniche agli atti dell'inchiesta.
L'udienza è stata quindi rinviata al 15 luglio prossimo. Saranno sentiti due funzionari della squadra mobile di Terni, un consulente delle difese ed un rappresentante della ditta che ha noleggiato le apparecchiature per la registrazioni dei colloqui telefonici.

Il Gup Pierluigi Panariello ha comunque rinviato a giudizio don Gelmini., che era assente e che è attualmente nella sede della Comunità di Amelia, dove domani incontrerà il sottosegretario Carlo Giovanardi e i parlamentari umbri del Pdl per affrontare il problema del "dilagare della droga in Umbria".

lunedì 16 giugno 2008

Varese: abusa di tre minori e filma le violenze

Pedofilia, abusa di tre minori e filma le violenze con una telecamera: arrestato 30enne nel varesotto


VARESE (13 giugno) - Un uomo di 33 anni è stato arrestato a Tradate (Varese) con l'accusa di pedofilia. Dalle indagini, condotte dalla squadra mobile in collaborazione della polizia postale, l'uomo avrebbe avrebbe abusato nel garage della sua abitazione di almeno tre minori, tutti maschi, filmando le scene con una telecamera.

Gli inquirenti sono venuti a conoscenza del fatto grazie a una segnalazione. L'uomo, infatti, aveva l'abitudine di attirare le sue vittime nel garage: un luogo pressoché insonorizzato, che gli avrebbe permesso, per molto tempo, di non destare sospetti.

I filmati delle violenze sono stati sequestrati

Don Bertagna condannato a 8anni: confessò la violenza sessuale su minori.


PEDOFILIA: AREZZO, EX PARROCO FARNETA CONDANNATO A 8 ANNI
Arezzo, 13 giu. - (Adnkronos) - E' stato condannato con rito abbreviato a 8 anni di reclusione Pierpaolo Bertagna, l'ex parroco di Farneta (Arezzo) accusato di 16 casi di violenza sessuale su minori. L'uomo venne arrestato nel 2005 dopo la denuncia dei genitori di un ragazzino di 13 anni. Qualche tempo dopo il sacerdote confesso' ai magistrati aretini 38 abusi. Bertagna era membro della comunita' monastica dei 'Ricostruttori nella preghiera'. In una nota la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro esprime Vicinanza e solidarieta' ''ai giovani, alle loro famiglie e alle comunita' parrocchiali interessate, in particolare a quelle di Farneta, Monsigliolo e Montecchio'' e ''affida Pierangelo Bertagna alla misericordia di Dio, affinche' egli sappia guardare con speranza al di la' del mistero della fragilita' umana e del peccato''. La nota della Diocesi aretina ricorda che Don Angelo Bertagna era stato sospeso dal vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti dall'esercizio di tutti i diritti e funzioni inerenti all'ufficio sacerdotale. Successivamente, il 25 luglio 2006, papa Benedetto XVI lo aveva dispensato da tutti gli oneri del sacerdozio, incluso il celibato.

AREZZO - Reo confesso di 38 casi di violenza sessuale e processato per 16 episodi di molestie a minori. E' la vicenda di un prete toscano, ora condannato, con rito abbreviato, a otto anni di reclusione dal giudice per le indagini preliminari di Arezzo. Don Pierangelo Bertagna, 46 anni, ex parroco di Farneta, nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo, fu incastrato dalla testimonianza di un ragazzino di 13 anni e che nel 2005 portò all'arresto del sacerdote. Successivamente, il vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti lo sospese 'a divinis'. Dopo l'arresto, decine di genitori andarono dai carabinieri per raccontare cosa era accaduto ai loro figli; a quel punto, il religioso ammise i casi segnalati dalle famiglie, confessando gli altri avvenuti in passato. (Agr)

lunedì 2 giugno 2008

Inizia il processo a Christopher Neil accusato di pedofilia in Thailandia


Christopher Neil, parte il processo
L’accusa chiama a testimoniare un bambino e mostrerà 70 fotografie
Inizierà oggi, in un’aula thailandese, il processo al canadese Christopher Neil accusato di di aver molestato un bambino thailandese.
L’accusa chiamerà a testimoniare un ragazzo thailandese e mostrerà una settantina di fotografie con le immagini che mostrano le molestie subite da alcuni giovani. Le stesse foto in base alle quali è avvenuta l’identificazione di Neil dopo che la polizia tedesca era riuscita ad invertire il procedimento computerizzato con cui era stata nascosta la faccia dell’uomo protagonista delle foto.
La vittima aveva nove anni all’epoca dell’abuso, nel 2003. Il ragazzo ha dichiarato che Neil lo avrebbe pagato l’equivalente di 15-30 dollari per fare sesso orale. Il canadese rischia fino a 20 anni di prigione per le accuse che pendono sulla sua testa, tra cui quella di molestie sessuali su minore e rapimento. Neil, infatti, è ora accusato dalla Corte criminale di Bangkok di aver adescato un bambino sotto i 15 anni di età, senza il conseso dei genitori, con l’intento di molestarlo; le altre accuse sono di detenzione illegale punibile fino a tre anni e abuso sessuale su un minore punibile fino a 10 anni.
Il 32enne di Maple Ridge, British Columbia, si è dichiarato non colpevole e ha proclamato la sua innocenza: «Spero che in Thailandia ci sia giustizia». L’avvocato di Neil è ottimista. Secondo la difesa il processo potrebbe durare un anno. Nel caso in cui Neil fosse assolto in Thailandia, potrebbe affrontare altre accuse nel vicino Vietnam e Cambodia. Neil ha passato anni in Asia insegnando inglese. Era stato catturato in Thailandia dopo una caccia all’uomo internazionale durata alcuni giorni.