lunedì 2 giugno 2008

Inizia il processo a Christopher Neil accusato di pedofilia in Thailandia


Christopher Neil, parte il processo
L’accusa chiama a testimoniare un bambino e mostrerà 70 fotografie
Inizierà oggi, in un’aula thailandese, il processo al canadese Christopher Neil accusato di di aver molestato un bambino thailandese.
L’accusa chiamerà a testimoniare un ragazzo thailandese e mostrerà una settantina di fotografie con le immagini che mostrano le molestie subite da alcuni giovani. Le stesse foto in base alle quali è avvenuta l’identificazione di Neil dopo che la polizia tedesca era riuscita ad invertire il procedimento computerizzato con cui era stata nascosta la faccia dell’uomo protagonista delle foto.
La vittima aveva nove anni all’epoca dell’abuso, nel 2003. Il ragazzo ha dichiarato che Neil lo avrebbe pagato l’equivalente di 15-30 dollari per fare sesso orale. Il canadese rischia fino a 20 anni di prigione per le accuse che pendono sulla sua testa, tra cui quella di molestie sessuali su minore e rapimento. Neil, infatti, è ora accusato dalla Corte criminale di Bangkok di aver adescato un bambino sotto i 15 anni di età, senza il conseso dei genitori, con l’intento di molestarlo; le altre accuse sono di detenzione illegale punibile fino a tre anni e abuso sessuale su un minore punibile fino a 10 anni.
Il 32enne di Maple Ridge, British Columbia, si è dichiarato non colpevole e ha proclamato la sua innocenza: «Spero che in Thailandia ci sia giustizia». L’avvocato di Neil è ottimista. Secondo la difesa il processo potrebbe durare un anno. Nel caso in cui Neil fosse assolto in Thailandia, potrebbe affrontare altre accuse nel vicino Vietnam e Cambodia. Neil ha passato anni in Asia insegnando inglese. Era stato catturato in Thailandia dopo una caccia all’uomo internazionale durata alcuni giorni.

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