sabato 17 novembre 2007

Pedofilia nelle scuole materne

POSTO QUESTO BELLISSIMO ARTICOLO TRATTO DAL SITO http://www.vivicentro.org/

PEDOFILIA SCUOLE MATERNE: I SILENZI DELLA STAMPA

Secondo Strasburgo, in Europa è vittima di abusi sessuali un bambino su dieci. Quindi il problema è enorme, gigantesco. L'ultimo sito pedopornografico scoperto da Don Di NOTO produceva incassi per un milione di euro al giorno. Di cosa dobbiamo parlare? Del fatto che i protagonisti dell'orrore su Internet sono bimbi stranieri? No, ne hanno individuati anche di italiani, proprio pochi giorni fa e a capo di una gigantesca organizzazione c'era proprio un ferrarese.
(vedete gli articoli su vivicentro).

Riguardo il "contagio scuola materna" è un argomento che non può avere alcun fondamento in quanto i casi di pedofilia nelle scuole materne non sono mai stati pubblicizzati:

- Su Verona sono usciti 3 articoli,
- su Calabritto c'è un articolo del 2005 e un trafiletto infinitesimo su Libero per la conferma della condanna dell'autista e la revisione del processo per la suora, nel giugno di quest'anno.
- Su Vallo della Lucania ci sono un paio di articoli su Il Mattino.
- Su Asti ne ho trovato uno.
- Su Torino un paio.
- Su Brescia ne è uscito qualcuno di più ma solo appena è esploso il caso.
- Sull'asilo di Prato, la cui sentenza di Cassazione è del 2005 e ha condananto il bidello per abusi su 17 bambini di una scuola materna, esiste solo un articolo su Repubblica nell'edizione Toscana.

L'argomento-contagio è, quindi, ridicolo. Se pensiamo che i genitori di Rignano all'epoca di tutti questi casi non avevano ancora figli, e forse non erano neppure sposati, non è ipotizzabile che siano stati contagiati da una malattia a loro sconosciuta.

Solo Rignano ha avuto rilievo sui media e questo, nella disgrazia, ha svegliato famiglie, inquirenti e media. Basti pensare che ho notato che in almeno 7 casi di pedofilia avvenuti dopo aprile, gli inquirenti hanno raccolto subito, e seguendo le procedure di rito, la testimonianza dei minori. In tutti gli articoli si diceva:


".....per evitare gli errori commessi inizialmente nel caso di Rignano".


Nel caso di Parabita, ad esempio, la testimonianza del bambino ha già valore di prova, perchè raccolta seguendo le procedure. Non ci sarà bisogno di sottoporlo ad incidente probatorio. Questo ha insegnato Rignano.

Tutti i processi, a parte i tre giunti alla Cassazione, sono ancora al primo grado. Il primo a concludersi sarà quello delle due suore di Bergamo, quando verrà ripetuto l'appello (condannate in primo grado, assolte in appello, la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione). Il caso è del 2000 e ancora non è finito.

Per la pedofilia nelle scuole materne,
finora non c'è stata alcuna assoluzione in Cassazione.
Ed è di questo, credo, che dovremmo continuare a parlare.

Citazione:
3 novembre Libertà - Strasburgo

In Europa è vittima di abusi sessuali un bambino su 10. Ogni giorno, da un capo all'altro dell'Europa, i bambini sono vittime di abusi sessuali. Si calcola che più del 10% dei bambini europei subiscano violenze sessuali durante l'infanzia. Si va dall'incesto alla prostituzione, dallo stupro all'abuso sessuale. E il crescente uso di Internet ne ha aumentato i rischi perché pieno di "predatori sessuali" che insidiano le vittime. La banca-dati dell'Interpol, solo per fare un esempio del crescente allarme, contiene più di 20.000 nominativi di bambini violentati. Sono dati «raccapriccianti», dice il vice segretario generale del Consiglio d'Europa, Maud de Boer Buchiccio, che sarà in Italia lunedì e martedì prossimi per un'audizione alla Commissione bicamerale per l'Infanzia per illustrare e sostenere la nuova "Convenzione contro gli abusi sessuali sui bambini", cui hanno già aderito 27 paesi, che il Consiglio ha aperto alla firma degli stati membri nel recente vertice di Lanzarote e che l'Italia sottoscriverà il 7 novembre. Per la prima volta gli abusi sessuali sui minori, compresi quelli che avvengono in famiglia o a casa, pornografia e prostituzione minorile, come pure il cosiddetto turismo sessuale, diventeranno "offese criminali", cioè veri e propri reati penali. «I criminali colpiscono e, nonostante gli sforzi - afferma Maud de Boer Buchiccio - la nostra risposta non è ancora adeguata. Migliaia e migliaia di bambini sono tormentati, non solo dai pedofili ma anche dalla segretezza e dal rifiuto. La maggior parte dei bambini violentati e degli adulti che ne sono a conoscenza non parlano degli abusi subiti. È ora di portare alla luce queste violenze protette dal silenzio».

Nessun commento: