mercoledì 14 novembre 2007

PENA DI MORTE PER I PEDOFILI...

EURISPES: IL 24% DEI CALABRESI CHIEDE LA PENA DI MORTE PER I PEDOFILI
martedì 13 novembre 2007

Otto calabresi su dieci ritengono che la pedofilia sia un fenomeno molto diffuso; per il 39,1% il pedofilo è un conoscente; ma, soprattutto, un calabrese su quattro chiede la pena di morte. E' quanto emerge dall'indagine 'L'inferno della pedofilia. Percezione e orientamento dei calabresi", realizzata dall'Eurispes Calabria in collaborazione con l'Unical

COSENZA, 13 NOV - Otto calabresi su dieci ritengono che la pedofilia sia un fenomeno molto diffuso; per il 39,1% il pedofilo è un conoscente; ma, soprattutto, un calabrese su quattro chiede la pena di morte. Questo il quadro allarmante che emerge dall'indagine 'L'inferno della pedofilia. Percezione e orientamento dei calabresì, realizzata dall'Eurispes Calabria in collaborazione con l'Unical. I risultati della ricerca sono stati illustrati stamani dal presidente dell'Eurispes Calabria, Raffaele Rio, e dalla docente di Psicopatologia dell'adolescenza dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, Francesca Pantusa. "La Calabria - ha affermato il presidente Rio - ha verso la pedofilia tolleranza zero. Il 24% chiede la pena di morte, mentre per il 45,8% degli intervistati è un reato orribile da punire. A chiedere la pena di morte sono principalmente giovani, uomini e chi ha figli. - ha aggiunto - Per i calabresi il livello di preoccupazione è legato agli enormi spazi mediatici concessi. Si registra anche un aumento consistente delle denunce che evidenzia come i genitori abbiano maturato una maggiore capacità di individuare il problema". "Amore del prossimo, - ha proseguito - libertà e diversità é lo slogan con cui è nato in Olanda il partito dei pedofili. Al giorno vengono effettuate 69 segnalazioni di siti pedo-pornografici e il fatturato giornaliero di un sito è di 34 mila dollari. Ogni giorno sette nuovi bambini vengono sfruttati per la pedo-pornografia. Partendo da questi elementi - ha evidenziato - l'Eurispes insieme all'Unical ha condotto questa ricerca sul campo". Dai dati emerge anche che il 20,6% dei pedofili è da ricercare nella cosiddetta 'famiglia allargata'. "E' questo - ha precisato il presidente dell'Eurispes - un altro dato preoccupante. Il 3% degli intervistati ritiene che il pedofilo sia uno dei due genitori. L'indagine ha cercato di individuare gli ambienti più a rischio dove è più facile adescare il bambino. E' il web l'ambiente che terrorizza di più (44,5%), ma non si deve assolutamente condannare la rete, anzi bisognerebbe educare i bambini all'uso di internet e i genitori vanno informatizzati". Per il 36,6% degli intervistati è la scuola l'ambiente più a rischio. "Si tratta - ha detto Rio - di un dato probabilmente influenzato dal recente episodio di Rignano Flaminio rispetto al periodo in cui è stata realizzata l'indagine. Ma la ricerca coinvolge anche la Chiesa: per il 15,5 % suscitano preoccupazione anche questi ambienti, in particolare gli oratori". Francesca Pantusa ha sottolineato che "oggi sono aumentate le condotte pedofili. Il pedofilo sa perfettamente quello che fa e che è penalmente perseguibile. Per parlare di pedofilia come malattia devono manifestarsi impulsi e comportamenti pedofili. L'incidenza della pedofilia come malattia è del 7% perché il pedofilo difficilmente si fa curare". L'indagine è stata realizzata in collaborazione con gli studenti del corso di laurea specialistica in Teoria della prassi comunicativa e cognitiva dell'Unical. "Non è stato facile - ha detto una studentessa - somministrare le domande ai calabresi. Nel corso di una telefonata una signora ha riferito di aver subito violenza".

NOTA MIA: da quanto emerge dal sondaggio quindi un calabrese su quattro vuole la pena di morte per i pedofili. Speriamo che questo sondaggio venga fatto in tutte le Regioni Italiane altrimenti si rischia di dare a certi soggetti la parola per dire che i calabresi sono sanguinari comunque a prescindere. Sono certa che molti italiani vorrebbero la pena di morte per chi uccide le anime di innocenti bambini che una vita normale e serena non la avranno più a causa di queste immondizzie di esseri. Grazie per ogni vostro apporto ragazzi.

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