lunedì 3 dicembre 2007

Pedofilia e Satanismo

FACCIAMO UN COPIA INCOLLA DELL'ARTICOLO RIPORTATO SU http://blog.libero.it/armoniadeisensi
IL MALE ESISTE
DAL SITO http://www.bambinicoraggiosi.com VI RENDO CONTO DI QUESTO ENNESIMO BRUTTO CASO DI PEDOFILIA. A LEGGERLO SI STA' MALE, MOLTO MALE, SOPRATTUTTO SE SI RISCONTRANO MOLTE ANALOGIE COL CASO DI RIGNANO FLAMINIO. NON C'E' VERAMENTE BISOGNO DI AGGIUNGERE ALTRO!!!

LE ORGE SATANICHE : Rifugiati all’estero i bimbi dell’orrore
Adesso il magistrato vuole ascoltarli

Di Barbara Cangiano

Il fratellino più piccolo aveva solo diciotto mesi al momento degli abusi La mamma solleva un caso internazionale sui ritardi della Procura Per appurare la veridicitá di quanto raccontato dai tre fratellini, vittime di presunti abusi sessuali consumati durante orge pseudo "sataniche", e per suffragare quanto documentato negli ampi dossier dei periti, la Procura ha richiesto l’esame probatorio: il pubblico ministero, che sul caso ha aperto un fascicolo di inchiesta, ha infatti chiesto di ascoltare direttamente i minori coinvolti nell’inquietante vicenda. Ma l’accertamento giudiziario rischia di saltare per decorrenza dei termini, che scadono a gennaio. Il pm potrebbe richiedere una proroga per evitare che l’accertamento irripetibile "scada". In caso contrario, la vicenda salernitana potrebbe letteralmente esplodere e diventare un caso internazionale. La mamma dei bambini (che all’epoca dei fatti avevano dai diciotto mesi ai sei anni) è infatti straniera ed è intenzionata ad andare fino in fondo per capire cosa sia successo ai suoi figli. E a ricorrere, se necessario, anche ad altri tribunali. La donna è pronta a investire della vicenda l’apparato giudiziario del suo Paese d’origine dove, da quando è venuta a galla la sequela dei presunti orrori che hanno visto tra le vittime i suoi bambini, si è trasferita con loro. Per portarli al riparo da sguardi e voci indiscrete. Per allontanarli da chi avrebbe abusato di loro. E per aiutarli, lontano da ricordi spiacevoli, a ricominciare daccapo e a costruirsi il proprio futuro partendo dalla ricostruzione della propria identitá minata. La donna vuole vederci chiaro. I suoi figli le hanno raccontato - e lo stesso hanno fatto a diversi periti - di incontri con adulti travestiti, verie e proprie orge, con sevizie a catena e strane pozioni da dover ingurgitare. Orrori a cui, sempre secondo il racconto dei ragazzini avrebbero partecipato il padre, altri familiari e degli amici. Tutti salernitani, appartenenti ad un ceto sociale medio-alto: liberi professionisti e commercianti, lontani dai disagi economici. Una storia difficile, combattuta a colpi di lettere di avvocati e appuntamenti in Procura, di indagini e perizie. (La Città 03 dicembre 2007)

Orrore in città: indagine della Procura su presunti abusi sessuali. In un appartamento ed in una villa del capoluogo.
Orge "sataniche" a Salerno. Coinvolti anche tre bambini. Denunciato il padre

di Barbara Cangiano

Minori abusati. E costretti, a loro volta, ad abusare di altri coetanei. Una catena di sevizie, consumata in appartamenti o ville private. Complici e protagonisti adulti - tra cui diretti familiari - incappucciati o travestiti che invocano e usano Satana per dare un nome alle proprie perversioni. Accade a Salerno, anche se non se ne parla. L’ultimo episodio - su cui da mesi sta indagando la Procura - ha coinvolto tre fratellini. Padre salernitano, madre straniera. A far scoppiare la bomba, una vicina di casa, insospettita dal comportamento e dalle frasi di uno dei tre bambini. «Ma anche tu fai a tua figlia queste cose?», le chiese il più grande mimando un atto sessuale. Poi l’iter drammaticamente lungo com’è prassi in questi casi: le denunce, le perizie, un pm che sta raccogliendo elementi per arrivare alla fase dibattimentale del processo ed appurare se, quanto raccontato dai tre fratellini, corrisponda al vero. Se le loro parole ed i loro disegni - analizzati anche da periti di Torino - raffigurano quello che realmente hanno subìto, di satanico c’è solo la perversione reiterata tradotta in un abuso collettivo e rituale. A cui avrebbe partecipato il padre, il nonno e un nutrito gruppo di amici di famiglia. Liberi professionisti e commercianti, dediti a riunioni in un appartamento salernitano ed in una villa appena fuori le porte cittadine. Vere e proprie orge, con bambini violentati ripetutamente e costretti a replicare i comportamenti degli adulti su altri coetanei. I tre fratellini, nel ricco dossier sottoposto all’attenzione della Procura, hanno riferito di altri tre bambini coinvolti, alla cui identitá i magistrati stanno cercando di risalire. Si parla di adulti incappucciati e travestiti, di pozioni da ingurgitare - «sennò non diventi figlio del diavolo» - a base di sangue, sperma e droghe, probabilmente anfetamine. Per chi le sette sataniche doc le conosce bene, questa di casa nostra è solo una brutta copia priva di organigrammi, rituali e finanche di una pur discutibilissima filosofia guida. Resta l’orrore delle sevizie, degli abusi e delle violenze, su cui la Procura salernitana è chiamata a fare luce. La madre è intenzionata ad andare fino in fondo: senza esitazione ha denunciato il marito, che in passato aveva picchiato anche lei. Si cercano conferme, indizi, prove su quanto raccontato dai tre fratellini ai vari psicoterapeuti che li hanno ascoltati e che li stanno affiancando. «Sono battaglie lunghe e dolorose, ma per noi la salvaguardia dei minori è una missione - tuona Sandra Pagliuca, psicoterapeuta presidente della cooperativa salernitana "Minor Amati" - Purtroppo c’è la tendenza a non dare troppo credito a quanto raccontano i bambini. Ma un esperto del settore riconosce subito un minore abusato. Lo legge perfino nel modo in cui parla o cammina. Negli ultimi tre anni mi è capitato di occuparmi di tre "sette sataniche" nel Salernitano. I processi sono ancora aperti e generalmente durano anni. Nel frattempo i minori soffrono e questi personaggi se la spassano».

( Repubblica-La Città di Salerno 02 dicembre 2007)

Commento: chissà se anche a Salerno parleranno di "caccia alle streghe", "bambini suggestionati", "genitori ansiosi" e " psicologi incapaci".

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